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LEGGE DI BILANCIO E BENI CULTURALI – IL MIO INTERVENTO IN AULA

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Dopo la lunga maratona in Commissione Bilancio sugli emendamenti in tema di finanziamenti ai beni culturali, scuola e formazione, è approdata in Aula a Palazzo Madama la Legge di Bilancio. Ecco le principali criticità che ho toccato nel mio intervento.

L’ASSALTO ALLA DILIGENZA – Parto dalla cultura con una metafora: questa legge di bilancio mi sembra più un film di indiani che assaltano la diligenza, piuttosto che la visione organica di un ministro, come dovrebbe essere il finanziamento alla cultura e le misure che debbono ancora essere prese nel campo dei beni e delle attività culturali. Perché infatti questa legge di bilancio è un libro dei sogni, in cui ognuno ha messo un pezzettino, dando a qualcuno o a qualcosa un po’ di soldi.

IL CIRCOLO VIZIOSO – Questo sistema di non avere una visione organica degli istituti e degli enti di cultura nel nostro Paese, ma di continuare ad alimentare il sistema che fa sì che il tal o talaltro istituto si debba affidarsi alla generosità di questo o quel parlamentare, non fa che alimentare quel circolo vizioso per cui questi enti non sono “liberi”, ma continuano ad essere dipendenti da quei parlamentari che si prendono a cuore la loro causa… perché voglio essere buona, non voglio parlare di prebende. Voglio essere buona perché ci deve ancora essere il passaggio alla Camera, quindi avete ancora il tempo per rimediare.

IL CASO DELLA BADIA DI SCANDICCI – Perché qui dentro c’è di tutto, ci sono i fondi per ristrutturare una chiesa alluvionata, che certo è importante, ma mi chiedo perché ad esempio non c’è nulla per far tornare allo Stato la Badia di Scandicci, contrariamente a ciò che era stato votato in settima commissione del senato tre anni fa all’unanimità, cioè una risoluzione che impegnava il governo a trovare i fondi per acquistare la parte ancora in mano ai privati, che si sta degradando e sta intaccando la parte di proprietà della Curia, una parte che che si sorregge sulla buona buona volontà di un sacerdote, don Carlo, il quale sta preservando un gioiello del nostro patrimonio medioevale. Il governo trova i fondi per la chiesa di Aulla, ma dimentica di trovare un milione di euro per tener fede agli impegni presi.

La Badia di Scandicci

LE FONDAZIONI PRIVATE –  Poi abbiamo la Biblioteca di archeologia e storia dell’arte di Roma, che sarà affidata a una fondazione privata perché il nostro ministro pensa di poter importare il modello degli Stati Uniti, sapendo bene che in Italia non abbiamo capitali privati per fare tali operazioni e che, in ogni caso, questi istituti culturali finiranno soggetti alla volontà politica, perché queste fondazione hanno bisogno di capitali pubblici e sono quindi dipendenti dalla “bontà” del politico di turno.

SOLDI TOLTI ALLE BIBLIOTECHE PER FINANZIARE ARCHIVI POLITICI –  Passiamo al fondo per finanziare la lettura: benissimo, però andiamo a prendere i soldi al fondo dedicato alle biblioteche e lo facciamo per finanziare gli archivi dei movimenti politici, dimenticando in che stato versano le nostre periferie, dimenticando quanto siano importanti le biblioteche per le nostre periferie anche come strumento di contrasto alle sale video lottery ,con tutto il degrado sociale che si portano dietro.

SPETTACOLO DAL VIVO: UN CARNEVALE… Sorvolo sul Carnevale, perché i finanziamenti erano stati già previsti nel Codice dello Spettacolo e non si capisce il motivo per cui il senatore Marcucci voglia sostituirsi al ministro o al governo e decida di stanziare due milioni, quando invece questo dovrebbe essere fatto all’interno della procedura normale di assegnazione dei fondi col Fondo Unico dello Spettacolo… Poi abbiamo l’estensione dell’IVA agevolata, ma i famosi fondi promessi per lo spettacolo dal vivo dove sono finiti? Dai fondi, dai soldi, siamo arrivati all’esenzione dal reddito imponibile della quota di finanziamento pubblico… Cioè niente.

RESTAURATORI FERMI AL PALO – Professioni nei beni culturali: si è sbloccato finalmente il bando per i 500 funzionari, ma i restauratori sono ancora fermi alla partenza e non c’è niente per il piano delle nuove assunzioni, benché sappiamo quanto sia necessario provvedere a nuove assunzioni.

DIGITALIZZAZIONE – Avete respinto mio emendamento su digitalizzazione e catalogazione dei beni culturali, ma si è aperto un giallo sui fondi, perché lo avete respinto dicendo che sono stati già dati al MIBACT . Loro però dicono: noi non li abbiamo. E intanto diamo 600mila euro in due anni alla fondazione Don Luigi Sturzo per digitalizzare e diffondere gli archivi librari. Non ci occupiamo della visione generale, ma diamo soldi ai singoli. Meritevoli, certo, questi emendamenti micro settoriali, però non c’è una visione d’insieme, non ci sono regole organiche, quindi perpetriamo il sistema delle prebende.

POMPEI – Arriviamo a Pompei: dico al ministro Franceschini che si è dimenticato di prorogare gli organici della struttura di segreteria generale del progetto. Se il ministro proroga il progetto ma non proroga gli incarichi a coloro che ci lavorano, si crea un problema a marzo 2018. Anche qui il MIBACT si era mostrato aperto a trovare ed accogliere una soluzione, invece il mio emendamento viene bocciato. Il ministro Franceschini fa ancora in tempo a rimediare, c’è il passaggio alla camera.

STIPENDI DOCENTI FUORI DAI RADAR – Passiamo alla scuola. Sul tema dell’alternanza scuola lavoro abbiamo ormai decretato che non è un momento di formazione e di apprendimento, ma è un momento in cui si va proprio a lavorare… gli stipendi dei docenti nella scuola pubblica sono rimasti come sempre “fuori dai radar” e continuiamo ad avere  i docenti peggio pagati in Europa. Non sono state accolte le nostre tante proposte per il diritto allo studio. Ci fa piacere che sia stato accolto l’emendamento Verducci e che per questo emendamento si sia usato il ricorso ai fondi delle cattedre Natta come avevamo proposto noi, perché era stato uno dei provvedimenti annunciati con le slide… arrivano i professori internazionali, ma nessuno ha aderito al bando cattedre Natta, e almeno ora possiamo utilizzare quei fondi per coprire altro.

ESTERNALIZZAZIONI – C’è la proroga dei servizi di pulizia e manutenzione nelle scuole sempre con il ricorso alla esternalizzazione, e sappiamo che non danno maggiori risparmi e che a queste gare per l’esternalizzazione sono legate anche delle vicende giudiziarie, ma non avete voluto accogliere una nostra proposta. Le maestre della scuola per l’infanzia sono state dimenticate dalla Buona scuola, poi illuse e sacrificate da un provvedimento del 2016, poi di nuovo oggi dimenticate e speriamo che torni la memoria. L’AFAM; benissimo, la statizzazione, abbiamo votato favorevolmente ma la stabilizzazione dei docenti, anche quella, missing; riordino del comparto, siamo rimati fermi alle slides e al bel nome “Cantiere delle Arti”, e siamo ancora fermi là… Ci dispiace infine che l’emendamento Verducci che metteva un correttivo agli scatti stipendiali per i docenti sia stato ritirato pare per motivi di coperture e speriamo che si faccia alla Camera e su questo noi vigileremo.

LA CAPACITA’ DI GUARDARE AL FUTURO – E poi pare ci sia stato questo timido passo in avanti per la stabilizzazione dei ricercatori negli enti pubblici di ricerca, ma bisognava avere un po’ di coraggio, perché noi sappiamo anche qui che un intero comparto aspetta da anni questo passo e su questo comparto si regge il nostro futuro perché sulla ricerca poggia il nostro futuro.

Noi dobbiamo decidere se vogliamo essere un Paese fanalino di coda, destinato a diventare un bacino di approvvigionamento di manodopera a basso costo, o se vogliamo investire risorse adeguate nella ricerca e lanciarci nel futuro tra i Paesi che traineranno le comunità internazionali con idee e proposte innovative per cercare di superare le sfide complesse che questo presente impone a tutti noi.

 

IL VIDEO COMPLETO DELL’INTERVENTO

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