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Vogliamo l’introduzione del reato di tortura!

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Nei giorni dell’anniversario dei fatti incredibili accaduti alla scuola Diaz durante il G8 a Genova nel 2001 ho chiesto nell’aula del Senato che si lavori in fretta e senza esitazioni per il raggiungimento di una legge che identifichi finalmente il reato di tortura anche in Italia. Di seguito il video e la trascrizione dell’intervento.

MONTEVECCHI (M5S). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MONTEVECCHI (M5S). Signora Presidente, lo scorso martedì, il 21 luglio, è passato in sordina in quest’Aula l’anniversario dei fatti della scuola Diaz del famoso 21 luglio 2001, fatti che si sono aggiunti ad altri tragici ed anche vergognosi che hanno caratterizzato quel G8.

Quanto accaduto nella scuola Diaz quella notte, tra l’altro, non solo ha costituito, come ha riferito Amnesty International, una grave violazione dei diritti umani, ma lo scorso aprile la Corte europea dei diritti umani ha anche condannato l’Italia, dichiarando che quanto compiuto dalle Forze dell’ordine italiane nell’irruzione alla Diaz deve essere qualificato come tortura e ha chiesto al nostro Paese un adeguamento.

Noi sappiamo che le Commissioni competenti sono al lavoro sul disegno di legge per l’istituzione del reato di tortura, sul disegno di legge per introdurre il codice identificativo per gli appartenenti alle Forze dell’ordine che espletano attività di ordine pubblico e su disegni di legge che chiedono finalmente l’istituzione di un organo indipendente per la tutela dei diritti umani. Sono tutte cose che sono state richieste a gran voce e più volte in questi lunghi quattordici anni, ogni volta che ci si è fermati a commemorare quel tragico anniversario, che per tutti noi, purtroppo, rappresenta un momento di vergogna agli occhi dei nostri cittadini ed anche dell’opinione pubblica internazionale, perché quei fatti riguardarono cittadini non solo italiani, ma anche di altra provenienza.

Il modo più bello nel quale potremmo finalmente ricordarci di questa pagina tragica della nostra storia sarebbe di dare impulso affinché in Commissione questi disegni di legge possano andare avanti e finalmente approdare nelle Aule di questo Parlamento per poi poter essere approvati. So che, per quanto riguarda l’introduzione di un codice identificativo per gli appartenenti alle Forze dell’ordine, un disegno di legge che è già pronto per approdare in Aula e ce n’è un altro cui mancano pochi emendamenti per essere pronto, così anche per l’istituzione di un organo indipendente per la tutela dei diritti umani. E so che anche il disegno di legge sull’istituzione del reato di tortura è in fase avanzata di esame qui in Senato, prima di tornare alla Camera, auspicabilmente per trovare un epilogo fortunato e degno di questo Paese.

Il miglior modo per il Parlamento sarebbe di impegnarsi affinché questi provvedimenti seguano un iter adeguato, ma anche con tempi adeguati, in modo tale da arrivare, in autunno, ad avere quelle leggi e quell’adeguamento che ci richiedono non solo la nostra coscienza di cittadini di uno Stato civile e democratico, ma anche la Corte europea per i diritti umani. (Applausi dal Gruppo M5S. Congratulazioni).

(immagine di Alberto Giuliani, Luzphoto, tratta da internazionale.it)

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